Paul Chambers

UN RAGAZZO ANDATO VIA TROPPO PRESTO

Ci sono dei brani iconici, conosciuti trasversalmente, sono composizioni divenute famose per vari motivi, a volte per merito di una melodia accattivante, altre a causa di un riff indovinato, o di un giro di basso, talmente giusto da ficcarsi nella memoria di più generazioni al di là del genere.

Gli esempi sono molti, ma nel nostro caso, vorrei porre l’attenzione su “So What”, un brano passato alla storia, come l’album che lo contiene “Kind of Blue”, anche per il suo intro, scandito inconfondibilmente dalle note dal contrabbasso e dalle risposte del pianoforte.

Si trattò di un miracolo, di una serie di fattori umani, tecnici e artistici, della combinazione perfetta alla quale parteciparono autentici maestri del jazz: Miles Davis (tromba), Julian Cannonball Adderley (sax contralto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) Jimmy Cobb (batteria).

Quel brano ha consegnato alle orecchie della storia il suono di un contrabbasso, che in un modo o nell’ altro ha valicato gusti e generi, divenendo un riferimento assoluto, anche per chi non ama il jazz.

Il suo autore/esecutore è stato un ragazzo nato nel 1935 a Pittsburgh, un prodigio del suo strumento, voluto nelle formazioni dei più grandi, capace di dialogare con la stessa semplicità con musicisti diversi per formazione, generazione e gusto. Il suo nome era Paul Laurence Dunbar Chambers Jr., ma nell’ ambiente del jazz tutti lo chiamavano Mr. P.C.

Paul Chambers è cresciuto a Detroit

dove ha iniziato a suonare il sax baritono e successivamente la tuba prima di passare al contrabbasso.

Ha studiato al Cass Technical High School e ha ricevuto lezioni private da Gaston Brohan, il primo contrabbassista della Detroit Symphony Orchestra.

La sua carriera ha preso il volo quando si è trasferito a New York

e ha iniziato a suonare con il quintetto di J.J. Johnson e Kai Winding.

Il celebre quintetto dei trombonisti Winding e Johnson, è stato una vera perla del jazz degli anni 50’, nel quale hanno suonato nel corso del tempo musicisti del calibro di Hank Jones e John Lews al pianoforte, Kenny Clarke e Art Taylor alla batteria.

Il Quintetto di WINDING & JOHNSON, sarà oggetto di un ulteriore approfondimento, che mi riprometto di fare nei prossimi giorni. per ora e in relazione a Paul Chambers ci basta sottolineare che il contrabbassista nato a Pittsburgh nel 1935, sostituì nel 1955 Charles Mingus, entrato nel celebre gruppo un paio di anni prima.

Paul Chambers è diventato uno dei contrabbassisti più influenti del jazz nel corso di una brevissima carriera, che ebbe probabilmente il suo apice nel lavoro che fece al fianco di Miles Davis, e di John Coltrane partecipando a capolavori come “Kind of Blue” e “Giant Steps”.

Chambers ha collaborato con leggende

come Sonny Rollins, Bud Powell e Cannonball Adderley, fornendo sempre un supporto tecnico ed espressivo di alto livello, che lo ha fatto eleggere nel corso del tempo a vera e propria icona del jazz, tra le sue peculiarità quella di suonare assoli con l’archetto, una tecnica rara per i contrabbassisti jazz della sua epoca.

Un musicista amato e apprezzato, a cui John Coltrane ha dedicato il brano “Mr. P.C.”, un blues in minore pubblicato nel 1960 nell’ album “Giant Step”, divenuto nel corso dei decenni un vero e proprio standard.

Ha registrato oltre 100 album

Durante la sua carriera, Chambers ha registrato oltre 100 album come sideman e una dozzina come leader o co-leader. Ha lavorato con artisti del calibro di Thelonious Monk, Oliver Nelson e Chet Baker.

La sua capacità di adattarsi a diversi stili musicali e la sua versatilità lo hanno reso uno dei contrabbassisti più richiesti della sua epoca.

La sua discografia include album come “Whims of Chambers”, che di fatto è stato il suo primo disco da leader e venne pubblicato dalla Blue Note Records nel gennaio del 1957, un disco fondamentale, un vero e proprio classico dell’Hard Bop.

Per quella registrazione radunò nel New Jersey, presso il Rudy Van Gelder Studio nel 1956, una formazione fantastica che vedeva:

  • Donald Byrd alla Tromba
  • John Coltrane al sassofono tenore
  • Kenny Burrell alla Chitarra
  • Horace Silver al Pianoforte
  • Philly Joe Jones alla batteria.

Paul Chambers, ha purtroppo lottato con problemi di dipendenza da alcol e droga, durante la sua vita e la sua carriera, nonostante i quali è riuscito a mantenere un livello di prestazioni musicali straordinario. Tuttavia, verso la fine degli anni ’60, la sua salute ha iniziato a deteriorarsi rapidamente, entrò in coma per 18 giorni e ci ha salutati definitivamente il 4 gennaio 1969 a soli 33 anni.

In un linguaggio misto, che trasforma in una ipotetica trasmissione radiofonica la lettura di questo post, vi lascio con l’ascolto e la visione di questo breve frammento live nel quale è possibile vedere e soprattutto ascoltare Chambers insieme a Wynton Kelly al piano e Jimmy Cobb alla batteria, in una registrazione realizzata il 28 Marzo del 1960 in Germania.

“The Theme”

Il brano si chiama “The Theme”, ed è una celebre composizione di Miles Davis, pubblicata nel 1956, nell’ album “Miles: The New Miles Davis Quintet” suonato in quella occasione insieme a: John Coltrane al sax tenore, Red Garland al pianoforte, Paul Chambers al contrabbasso e Philly Joe Jones alla batteria.

Buon ascolto.