Perché un italiano dovrebbe scrivere di Jazz?
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Jazz Story, e le avventure di Tony Monten, è un progetto crossmediale, che prende forma attraverso uno spettacolo teatrale, e un romanzo storico, illustrato con i fumetti originali realizzati da Silvana Orsi.
Gli appassionati di jazz, troveranno spunti, annotazioni e citazioni, i meno esperti, troveranno un racconto speriamo appassionante, che li accompagnerà in retroscena e aneddoti pieni di pathos e umanità.
Protagonista della narrazione è Tony Monten, un organizzatore di concerti, di origine siciliana, eterno rivale del mitico Norman Grantz, (uno dei più grandi promotori culturali americani)
La figura di Tony Monten è un escamotage letterario, per raccontare in forma romanzata episodi e circostanze storiche attentamente verificate. Nelle sue avventure e nei suoi incontri si intrecciano figure e fatti realmente accaduti, ad elementi e circostanze dettate dalla fantasia, in un delicato equilibrio tra vero e verosimile.
Il libro, sotto forma di romanzo storico, attraverso il suo protagonista, indaga sulla vita dei pionieri italo/americani del jazz, e più in generale approfondisce la scena musicale, storica e sociale della New Orleans a cavallo tra la fine dell’ 800′ e l’inizio del secolo successivo.
La narrazione ci porterà a spasso nella storia del jazz, in un viaggio: da Armstrong alla Chicago degli anni 20, dalla New York di Duke Ellington, sino ad arrivare alla cinquantaduesima strada di Charlie Parker, in un continuo susseguirsi di aneddoti divertenti e appassionanti.
Tony Monten, è un impresario artistico, vulcanico e sentimentale, di origine siciliana, nato a New Orleans, noto per essere uno dei più grandi organizzatori della scena jazzistica americana, ma anche per essere ricercato dalla Polizia, dai creditori, e dalla sua ex moglie, in tutti gli Stati Uniti.
Tony, racconta la sua vita, legata a doppio filo alla storia del jazz, dal suo nascondiglio di fortuna, nel quale è riparato, per sfuggire a Frankie La Boia, suo socio in affari nella gestione del Gold Club di New York, al quale ha sottratto ” momentaneamente” 15.000 dollari!
Per ingannare il tempo, sperando di non essere trovato, scrive un diario, nel quale appunta gli episodi principali della sua vita dalla fine dell’ 800, quando con la famiglia viveva a New Orleans, sino al 1962, anno nel quale è costretto a nascondersi in un albergo di quarta categoria a Brooklyn.
Nel romanzo storico ci sono pagine dedicate alla vita di musicisti come George Vital Laine, meglio conosciuto come “Papa Jack” Laine, passaggi dedicati al clarinettista Leon Roppolo, al violinista Joe Venuti, al chitarrista Eddie Lang alias Salvatore Massaro, e citazioni circa i clarinettisti Jimmy Gauffre, e Buddy De Franco.
Il progetto, mira a valorizzare e divulgare l’importanza del contributo italiano alla nascita e allo sviluppo del jazz, indaga sulla storia di musicisti come Nick La Rocca, e Tony Sbarbaro, che con la loro “Original Dixieland Jass Band”, registrarono nel 1917 “Livery Stable Blues”, considerato da studiosi e critici, il primo disco ufficiale della storia del jazz.
Domenico “Nick” La Rocca – illustrazione di Silvana Orsi
Una dedica a ; ANTHONY JOSEPH SCIACCA – in arte TONY SCOTT
Tony Scott – illustrazione di Silvana Orsi
Tony Scott è uno dei più grandi clarinettisti del mondo, di origine siciliana, i genitori erano di Salemi un piccolo comune in provincia di Trapani.
Un omaggio doveroso ad un gigante del jazz, uno dei pochi musicisti bianchi ammessi al cenacolo del be bop.
Un musicista strepitoso che ha condiviso la sua arte suonando con jazzisti del calibro di Charlie Parker, Dizzy Gillespie, e Billie Holiday, solo per citare alcune delle sue collaborazioni.
Tony Monten – illustrazione di Silvana Orsi
Il progetto è stato sin ora declinato in forma teatrale attraverso lo spettacolo “Jazz Story, le avventure di Tony Monten” andato in scena in prestigiosi teatri e festival, come il Roma Jazz Festival “Auditorium Parco della Musica”, Teatro Villoresi di Monza, Museo Regionale di Messina, Teatro Sannazaro di Napoli, Teatro Primo di Villa San Giovanni.
Alla pièce teatrale hanno partecipato musicisti di primo livello, come il sassofonista Rosario Giuliani, il pianista Pietro Lussù, il chitarrista Pietro Condorelli, il sassofonista Giovanni D’ Argenzio.
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